Una specifica tipologia di cibi è in forte crescita in Italia, e la cosa è preoccupante perché sono estremamente nocivi per la salute e possono diventare persino mortali.
Le abitudini alimentari sono ciò che più ci proteggono dal sorgere sia si condizioni saltuarie che di malattie croniche in piena regola. Bisognerebbe mangiare sano, seguire delle abitudini che siano più votate alla salubrità e concedersi degli strappi alla regola in quantità moderata solamente poche volte nel corso della settimana. Eppure non sempre le cose vanno così, semmai addirittura finisce che succede l’esatto contrario. E che a fare da eccezione siano quegli alimenti dotati di proprietà nutrizionali che invece andrebbero mangiati tutti i giorni.
C’è una ricerca compiuta di recente da parte dell’Istituto Superiore di Sanità che fa sapere come ci sia una tipologia di alimenti che si sta diffondendo via via sempre di più. E che è costituita da cibi buoni in termini di gusto ed anche molto facili da preparare. Infatti annovera alimenti già pronti, che vanno al massimo solamente riscaldati e che poi possono essere portati in tavola. Il problema però è che la loro assunzione è smodatamente esagerata e l’ISS ha registrato un aumento nei consumi. Il tutto nonostante questa tipologia di cibo sia foriera di malattie croniche nel corso del tempo.
Esagerano con la sua assunzione, possono aumentare i rischi di incorrere in cancro di alcuni organi dell’apparato digerente, in obesità, diabete di tipo 2, depressione. Persino in invecchiamento precoce ed in deperimento delle funzioni cognitive. A causare tutto questo sono i cosiddetti cibi ultra processati. Ovvero quegli alimenti realizzati prettamente negli impianti industriali, e che sono precotti e preconfezionati. I cibi ultra processati non hanno praticamente alcuna valenza dal punto di vita delle proprietà nutrizionali ed al loro interno spesso c’è il peggio del peggio.
Zuccheri e sali aggiunti in gran quantità, di gran lunga superiori a quelle che sono le indicazioni dello stesso Istituto Superiore di Sanità, dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e di altri enti medici ufficiali. E poi conservanti, coloranti, additivi chimici e tutto quanto serve per conferire al cibo un bell’aspetto, un buon sapore e la capacità di non deperire subito anche dopo giorni di esposizione all’aria aperta. Tutte sostanze che, se consumate in gran quantità e troppo frequentemente, finiranno con l’esporti a malattie gravi.
E tutte sostanze che sono tipiche dei cibi ultra processati. Per questo andrebbero limitati. Eppure uno studio attuale dell’ISS fa sapere che il consumo dei cibi ultra processati è in costante aumento in Italia. Con un consumo giornaliero medio del 23%. La rilevazione dell’ISS non è solo su base attuale ma copre un arco di tempo di 15 anni, nel corso dei quali questo cibo spazzatura è riuscito ad imporsi sempre di più.
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Nel novero dei cibi ultra processati ci rientrano però anche la carne rossa, i salumi e gli affettati. Che se mangiati in squilibrio rispetto ad una contemporanea assunzione di alimenti vegetali, decisamente più sani, portano al nascere di gravi problematiche per la salute.
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